Passeggiare per campi e sentieri fioriti, specie durante la stagione primaverile, può rivelarsi un passatempo sano, rilassante e soprattutto gustoso. In questa stagione sono tante le erbe commestibili in cui è possibile imbattersi nelle radure, nei boschetti, lungo i canali, accanto ai corsi d’acqua e nei prati.
E tra queste erbe commestibili: cosa raccogliere in primavera?
Basta riconoscere e selezionare con cura le erbe commestibili e sperimentarne i mille utilizzi in cucina; dall’antipasto al dolce, infatti, la raccolta vi darà l’opportunità di preparare un menù vegetariano completo, ricco di colori, sapori e profumi di primavera!
Le erbe commestibili che possiamo raccogliere, proprio in questa stagione, sono diverse, tutte buonissime, ricche di sostanze benefiche e versatili in cucina.
Tra le più semplici da individuare troviamo la Robinia, e in particolare il suo fiore, che la nonna Vincenzina usava sempre in cucina per le sue ottime frittelle.
La robinia (Robina Pseudoacacia): è un arbusto amante dell’umidità che si sviluppa molto velocemente fino a diventare quasi infestante. Il suo nome è ispirato a quello del botanico Jean Robin che per primo piantò la robinia nel ‘Giardino dei Semplici’ di Parigi dopo averla importata dall’America Settentrionale. La robinia fiorisce in primavera regalando grappoli di splendidi fiori bianchissimi e profumati su cui si posano con le api che producono un delizioso miele d’acacia. Proprio i fiori sono ottimi consumati freschi nelle insalate, pastellati e fritti o nelle frittate.
La robinia contiene le vitamine A-B1-B2, magnesio, fosforo, calcio, tiamina, oli essenziali, riboflavina e altri elementi; così questa pianta risulta avere proprietà lassative, diuretiche, aromatiche, toniche ed emollienti.
Tutte queste peculiarità rendono l’arbusto utile nel trattare patologie come faringite e raucedine.
Attenzione alle altre parti della pianta: semi, corteccia e radici sono tossici!
Maso Spezial vi augura una buona raccolta!